VIOLENZA SESSUALE SU UN MINORE ADESCATO VIA INTERNET: IL COMUNE DI MILANO
SI COSTITUISCE PARTE CIVILE
Milano, 18 novembre 2011 – Il Comune di Milano si è costituito parte civile
in un procedimento penale per violenza sessuale commessa ai danni di un
tredicenne adescato via Internet.
Il pedofilo è imputato del reato di atti sessuali con minore (artt. 609 bis
comma 1 e 609 quater del Codice penale), aggravato perché compiuto ai danni
di un ragazzo con meno di quattordici anni, e del reato di tentata violenza
sessuale nel periodo settembre 2010-maggio 2011. Fingendosi una donna,
l’imputato aveva adescato il ragazzino sul web e lo aveva convinto a
mandargli fotografie che lo ritraevano nudo. Poi, con la minaccia di
mostrarle ai genitori, lo aveva costretto più volte a subire atti sessuali
anche in un luogo aperto al pubblico.
Alla luce di una recente giurisprudenza del Foro milanese e della Corte di
Cassazione, ed esaminati gli atti, il Sindaco Giuliano Pisapia ha
manifestato la volontà che il Comune si costituisca parte civile, quale
soggetto leso nell’attuazione delle proprie finalità statutarie. Infatti,
ha investito risorse per prevenire questo genere di reati e per limitarne
le conseguenze sulle vittime tramite apposite strutture e iniziative messe
a disposizione, nel caso specifico, proprio per l’assistenza, la cura e la
difesa legale del ragazzino adescato. L’Amministrazione, quindi, è
legittimata a proporre azione di risarcimento dei danni, patrimoniali e
non, con la possibilità di utilizzare l’eventuale risarcimento anche a
favore della stessa vittima.
La Giunta, pertanto, ha deciso oggi la costituzione di parte civile del
Comune nel procedimento penale davanti al Tribunale di Milano e negli
eventuali successivi gradi di giudizio. L’udienza per il giudizio immediato
è fissata per lunedì prossimo, 21 novembre.
SI COSTITUISCE PARTE CIVILE
Milano, 18 novembre 2011 – Il Comune di Milano si è costituito parte civile
in un procedimento penale per violenza sessuale commessa ai danni di un
tredicenne adescato via Internet.
Il pedofilo è imputato del reato di atti sessuali con minore (artt. 609 bis
comma 1 e 609 quater del Codice penale), aggravato perché compiuto ai danni
di un ragazzo con meno di quattordici anni, e del reato di tentata violenza
sessuale nel periodo settembre 2010-maggio 2011. Fingendosi una donna,
l’imputato aveva adescato il ragazzino sul web e lo aveva convinto a
mandargli fotografie che lo ritraevano nudo. Poi, con la minaccia di
mostrarle ai genitori, lo aveva costretto più volte a subire atti sessuali
anche in un luogo aperto al pubblico.
Alla luce di una recente giurisprudenza del Foro milanese e della Corte di
Cassazione, ed esaminati gli atti, il Sindaco Giuliano Pisapia ha
manifestato la volontà che il Comune si costituisca parte civile, quale
soggetto leso nell’attuazione delle proprie finalità statutarie. Infatti,
ha investito risorse per prevenire questo genere di reati e per limitarne
le conseguenze sulle vittime tramite apposite strutture e iniziative messe
a disposizione, nel caso specifico, proprio per l’assistenza, la cura e la
difesa legale del ragazzino adescato. L’Amministrazione, quindi, è
legittimata a proporre azione di risarcimento dei danni, patrimoniali e
non, con la possibilità di utilizzare l’eventuale risarcimento anche a
favore della stessa vittima.
La Giunta, pertanto, ha deciso oggi la costituzione di parte civile del
Comune nel procedimento penale davanti al Tribunale di Milano e negli
eventuali successivi gradi di giudizio. L’udienza per il giudizio immediato
è fissata per lunedì prossimo, 21 novembre.
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