Poesia dedicata alla donna/uomo del destino.. di Rio e Repò..
Ciao Tesoro..
sto abbracciato a te senza chiederti nulla, per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti. Non debba mai scoprire, come credi sia successo a te.. con domande, con carezze, con baci quella solitudine immensa d'amarti solo io…
dimmi che mi ami ancora.. nonostante tutto.. e che mi amerai per sempre.. anche tu!
Allora io ritornerò a vivere e tu rifiorirai.. usciremo dal coma.. perché .. amore mio .. tu sei nel mio cuore e sei bellissima..
devi rifiorire e ritornare bella e viva come piaci a me.. perché tu sei la mia rosa e per te sono ancora pronto a riisfidare il mondo.. come ho già fatto.. e a vincerlo.. se sarai al mio fianco!
..terza rielaborazione .. libera. .. di un OCEANO_R Libero.. Liberissimo
RIO e REPO'..
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INCERTEZZA
Per alti monti e per selve aspre trovi,
che in ogni passo nasce dei pensieri nuovi,
gira il tormento che tu porti per lei
che è il nemico mortale degli occhi miei.
Qualche riposo, ogni abitato in loco
Per la tua donna che sovente è in gioco,
sei contrario della sua tranquilla vita,
che quando si inquieta l’anima è sbigottita.
Come l’hai vista o uomo di tal vita esperto
Dirai, questa arde e il suo stato è incerto.
Or ride, or piange, or teme, così ti assicuri
Che nel suo stato poco tempo duri.
Cacciare questo tuo vivere dolce e amaro,
forse a te stesso è vile, ma per altri è caro,
io dico: forse ancora ti serve amore,
come al tempo che sembrava migliore.
Ora potrebbe essere vero? Ora come? Ora quando?
Ma in questo frattempo vai continuamente sospirando,
dove c’è ombra di un pino alto, o di un colle,
poi quando torni ti trovi il petto molle.
Quando ti fermi pur nel primo passo
Con lei spietata, allora dici: hai lasso;
disegni con la mente il suo bel viso
dove ti sei giunto, e dove ti sei diviso.
Quanta aria dal bel viso ti diparte
Che sei tu lassù? Forse in quella parte,
ora della tua lontananza lei sospira
che con questo pensiero l’anima respira.
Dove l’alta montagna ombra non tocchi,
con i tuoi danni a misurar con gli occhi,
cominci intanto lacrimando lo sfogo
verso il maggiore e il più spedito giogo.
Olindo dal canzoniere
Satira
Le donne indecise sono come le scarpe strette,
non vedi l’ora di levartele dai piedi...
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